David Cohn, 26 anni, ha convinto la Knight Foundation a finanziare Spot.us, nuovo sito d'informazione che progredisce grazie ai cittadini. Chiunque può suggerire un oggetto di indagine, versare 25 dollari e, se altre 99 persone faranno altrettanto, ingaggiare un professionista
Il tema dell'articolo proposto dal lettore americano Neal Gorenflo nasce da questa notizia che lui stesso riporta: «I tagli all'erogazione dell'acqua in California stanno portando la disoccupazione in alcune comunità agricole al quaranta per cento».
Sotto, in una pagina web messa a disposizione dal nuovissimo sito di giornalismo partecipativo Spot.us, Gorenflo spiega le ragioni che lo spingono a chiedere di far luce sull'argomento. «Recentemente stavo discutendo dell'impatto ambientale delle coltivazioni con alcune organizzazioni non governative e fondazioni, quando ho scoperto che, in certe zone della California, le amministrazioni hanno ridotto drammaticamente la quantità d'acqua da distribuire». La situazione è grave: «Molti agricoltori avranno a disposizione metà dell'acqua rispetto al passato: così si ridurrà sensibilmente la produttività delle loro aziende. Il risultato è che in alcune comunità il tasso di disoccupazione è schizzato al quaranta per cento e con esso sono cresciuti i numeri di malattie sociali come il crimine. Data la gravità della crisi e il gramo futuro cui sembra prepararci, mi sono meravigliato di non aver mai sentito parlare di questo problema fino ad ora».
Neal Gorenflo è un cittadino della California che si rivolge a una sorta di agenzia giornalistica sponsorizzata dai lettori per sollecitare un'inchiesta che faccia luce sulla crisi dell'acqua nel suo Stato. «Voglio sapere se siamo all'inizio di una nuova tendenza, o se i tagli all'acqua siano soltanto un'aberrazione temporanea - scrive -. Vorrei conoscere lo stato delle riserve d'acqua della baia di San Francisco e le previsioni per i prossimi cinque-dieci anni. Voglio conoscere le cause che sottostanno alla crisi e quello che posso fare come cittadino e consumatore d'acqua per migliorare la situazione. Vorrei sapere come i tagli idrici all'entroterra si rifletteranno sulla zona costiera. Vorrei anche essere messo al corrente delle previsioni riguardanti il riscaldamento globale e il suo impatto sulle riserve d'acqua nella zona della baia di San Francisco».
Non chiede poco il signor Gorenflo, ma è disposto a metter mano al portafogli e spendere venticinque dollari per avere una risposta seria alle sue domande. E se altre novantanove persone interessate all'argomento come lui - gli agricoltori della California del Nord, per esempio - investiranno altrettanto, allora un reporter freelance potrà usare quei 2.500 dollari per realizzare un'inchiesta approfondita ed esaudire i loro desideri. Dopodiché il servizio sugli effetti dei tagli all'acqua in California e le ragioni che hanno portato a questi provvedimenti sarà diffuso online da Spot.us, il sito creato dal giovanissimo e intraprendente David Cohn, ma anche offerto gratuitamente a qualunque giornale o rivista sia interessato a pubblicarlo.
Negli Stati Uniti l'idea che i servizi giornalistici nati da esigenze della comunità possano incidere sui media e persino esercitare funzioni di controllo sulla vita pubblica non è nuova. Da anni in alcune città americane esistono organizzazioni non governative che svolgono indagini sull'operato dei politici, per esempio, e, se scoprono qualcosa di rilevante, mettono le loro inchieste a disposizione della stampa nazionale. Mentre dal 2000 Ohmynews.com raccoglie tutti gli articoli che "cittadini giornalisti" desiderano scrivere e mettere online, imitando il modello di Wikipedia.
Ciò che caratterizza in modo nuovo l'esperimento di Spot.us, però, è la professionalità. Laddove Ohmynews.com deve accontentarsi della buona fede dei suoi collaboratori sui contenuti, intervenendo con una redazione eventualmente sulla forma dei pezzi, il sito di David Cohn offre garanzie di serietà attraverso una serie di accorgimenti. Innanzitutto, Spot.us verifica il contenuto degli articoli che genera controllando le notizie raccolte dai suoi giornalisti con fact checkers, dei controllori, appunto, anche loro esterni. Inoltre, se un giornale desiderasse assicurarsi l'esclusiva di un suo servizio, potrà averla accollandosi più del cinquanta per cento delle spese. In questo caso i finanziatori originali saranno rimborsati. «Restituire i soldi ai lettori è un modo per costruire un nuovo rapporto di fiducia con il tuo pubblico. Saranno così soddisfatti che da quel momento formeranno un pubblico fedele», spiega David Cohn.
David Cohn è il ragazzo prodigio di ventisei anni che ha convinto la Knight Foundation a finanziare con 340mila dollari la sua idea di un nuovo modello di giornalismo, basato sulla partecipazione dei lettori e la più assoluta trasparenza, in cui i lettori stessi suggeriscono i temi che stanno loro a cuore e pagano una modesta somma (da 10 a 25 dollari) per vedere il loro desiderio esaudito. «Essendo stato abbastanza a lungo un giornalista freelance, mi sono accorto che questo tipo particolare di lavoro richiedeva di essere adattato alle nuove esigenze del web - spiega Cohn -. In cambio di un servizio di cui possiamo garantire la più assoluta trasparenza, noi (cioè lui e un redattore, ndr) chiediamo ai lettori non grandi somme ma pochi dollari, prendendo a modello la campagna di Obama». In effetti non si può negare che quella campagna abbia rivoluzionato il modo di raccogliere fondi, rendendo gli americani partecipi di un cambiamento che, nel caso della presidenza degli Stati Uniti, è stato epocale.
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